lunedì 6 ottobre 2014

ACEA E CARABINIERI: VILE ED IRRESPONSABILE TOGLIERE L'ACQUA POTABILE ALL'IDROSCALO DI OSTIA

Irresponsabile e gravissima per la tutela della pubblica e privata incolumità è stata l'operazione oggi compiuta all'Idroscalo di Ostia da Carabinieri e ACEA. L'ACEA scortata da due pattuglie dei Carabinieri ha provato stamattina a lasciare senza acqua ben 70 famiglie dell'Idroscalo, infischiandosene dei bambini, degli anziani, dei diversamente abili e delle donne dell'Idroscalo di Ostia. Se non fosse stato per i residenti, nessuno avrebbe detto nulla: distacco e basta.
Il Municipio dove è?
Mentre va avanti l’esame parlamentare del Collegato Ambientale alla Legge di Stabilità (legge 147/2013) che prevede all'interno l'introduzione della 'Tariffa sociale del servizio idrico integrato' (art.26) e un regolamento per gestire il fenomeno della 'Morosità nel servizio idrico integrato' (art.27), garantendo però un livello minimo di fornitura di acqua anche alle utenze non in regola con i pagamenti, oggi si interviene con il pugno di ferro all'Idroscalo di Ostia che vive già di per sè condizioni di disagio sociale. Non serve che anche ACEA e soprattutto i Carabinieri peggiorino la situazione. Dove è finito l'obiettivo di rafforzare la natura "pubblica" della risorsa acqua, come richiesto anche dal Referendum del giugno 2011? ACEA e Carabinieri se lo sono dimenticato?
Il problema esiste. L'ACEA è a conoscenza che da un contatore presso Piazza dei Piroscafi vengono alimentate da più di 30 anni almeno 70 famiglie e che questo contatore è intestato a una persona defunta, motivo principale della morosità presentatasi negli ultimi anni.
Ci domandiamo, l'ACEA a chi ha inviato i solleciti, compresa la comunicazione di costituzione in mora? Oppure l'ACEA ha operato una risoluzione contrattuale d'ufficio?
L'ACEA, consapevole che a quell'utenza sono collegate 70 famiglie, si è preoccupata di avvisarle o si è limitata ad inviare comunicazioni a un morto?
Ci domandiamo, i Carabinieri, consapevoli della situazione (tanto da essere intervenuti con ben due pattuglie a scorta della squadra ACEA), si sono resi conto che così facendo hanno facilitato l'insorgere di tensioni sociali nell'area? I Carabinieri si sono preoccupati di valutare quanti bambini, anziani e disabili sarebbero stati costretti ad affrontare situazioni igienico sanitarie proibitive per l'assenza dell'acqua?
Si chiede con urgenza un intervento chiarificatorio da parte dell'ACEA, nonché spiegazioni dell'irresponsabile operato dei Carabinieri ma soprattutto una soluzione da parte del X Municipio, competente per territorio.

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