sabato 27 luglio 2013

BISOGNA COMMISSARIARE OSTIA

21 Luglio 2012: viene trovato ad Ostia un ordigno inesploso, partono le indagini.
26 Luglio 2013: 51 arresti compiuti dalla Squadra Mobile di Roma, grazie anche a un collaboratore di giustizia.
Ci domandiamo: se tutti sanno che ad Ostia la 'malavita' governa da almeno 20 anni, come si può ancora credere che la 'malavita' non abbia avuto collusioni con parte della politica locale? Ci domandiamo: se tutti sono a conoscenza delle infiltrazioni malavitose, chi controllerà la regolarità degli appalti dei troppi progetti che a breve investiranno il litorale romano?
Ricordiamo due episodi.
E' del 4 novembre 2004 l'operazione 'Anco Marzio', che scattò dopo l'omicidio, avvenuto sempre a Ostia, nell'ottobre del 2002, di Paolo Franu, un boss del litorale romano ucciso sotto la sua abitazione e che nel passato era stato il braccio destro di Renatino De Pedis, già boss della banda della Magliana.
Non solo. A febbraio 2010 il ROS dei Carabinieri accertò i contatti di Gennaro Mokbel, il cervello della frode da 2,2 miliardi che ha coinvolto Fastweb e Telecom, «con Carmine Fasciani, noto esponente della criminalità organizzata romana, dal quale ha ricevuto l'assicurazione di poter svolgere in modo indisturbato la campagna politica nella zona di Ostia». E' lo stesso Fasciani che oggi, dopo 2 anni, ancora controllava il territorio di Ostia, le attività commerciali e il mercato delle slot machine.
Eppure, solo 10 giorni fa, la politica locale con il sindaco Marino in testa aveva 'rassicurato' i cittadini di Ostia che tutto era tornato nella normalità. Erano infatti appena stati presi provvedimenti amministrativi nei riguardi dei dirigenti coinvolti nelle intercettazioni di giugno 2012, rivelate dalla stampa, in cui le parole di un esponente del clan Spada lasciavano intendere l'esistenza di infiltrazioni malavitose dentro l'ufficio tecnico dell'attuale X Municipio. Ieri invece, nei 51 arresti, il cognome 'Spada' neppure risulta. Quante altre sorprese dobbiamo ancora aspettarci?
E' un dato di fatto che, dal 13 dicembre 1991, dopo lo scioglimento del parlamentino ostiense, travolto dalle mazzette, la politica locale non ha saputo opporsi in maniera efficace al radicamento della malavita sia nel tessuto cittadino che nel sistema degli appalti, delle licenze commerciali e delle concessioni balneari.
Vuoi per incapacità, vuoi per collusione, se non si sradica quella malapolitica locale che tutto ciò ha permesso, se non si effettua un vero rinnovamento della classe dirigente, neanche questa operazione di polizia purtroppo servirà a nulla.
A questo punto c'è solo una soluzione al problema: commissariare il Municipio ostiense.

giovedì 25 luglio 2013

L'INFERNETTO SVENTRATO DA FASTWEB: CHI RIFA' LE STRADE?

Apprendiamo con sconcerto che l'attuale X Municipio non ha soldi per le strade. Ha però dato il via a un vero sventramento delle già dissestate strade (private) dell'Infernetto: via Salorno, via Bedollo, via Egna, via di Castelporziano, via della Cacciuta, via Gargiulo, via Luporini, via Pescetti, via Micheli, via Romani, via San Candido, via Croviana, via Liviabella ed altre. Le autorizzazioni sono di luglio, quindi nulla c'entra la giunta precedente. In attesa di avere rassicurazioni sul fatto che le strade vengano riasfaltate a lavori conclusi, chiediamo al nuovo presidente Tassone come mai la Polizia Municipale non abbia ritenuto necessario informare i residenti. Nessun avviso stradale è stato posto per informare del disagio che presto coinvolgerà centinaia di famiglie. Spassoso il contenuto delle determinazioni dirigenziali firmate dal comandante dei vigili urbani, Moretti: "nel tratto di marciapiede interessato dai lavori  dovrà essere garantito il transito dei pedoni sul lato opposto, indicato con apposita segnaletica". All'Infernetto non ci sono i marciapiedi! Tanta troppa improvvisazione che deve avere delle risposte. Se non arriveranno dei chiarimenti pubblici sulla regolarità dell'applicazione del Codice della Strada e del Regolamento Scavi del Comune di Roma, all'Infernetto si prevede un fine luglio 'caldo'.

giovedì 18 luglio 2013

OSTIA, QUESTE COSE MARINO NON LE SA

Ignazio non sa che il suo cognome a Roma è legato al vino e non all'acqua. Soprattutto non si deve fidare dell'acqua di Ostia, bella ma inquinata e che lava tutto. Ignazio non deve sostituire le bottiglie di acqua minerale con semplici caraffe sui suoi tavoli istituzionali. Ignazio non deve usare la Freccia del Mare, invenzione di Veltroni nel ribattezzare il trenino Roma-Lido. Deve usare ad Ostia le fiaschette di vino, perchè in vino veritas. Deve prendere l'auto e restare imbottigliato sulla Via del Mare o la Colombo. Deve scoprire da solo, senza aiuti indigeni, la Feccia di Ostia. Non deve credere ai vari Bonelli, Pace, D'Ausilio, D'Annibale o Francesco Viglioglia, fac-totum di Tassone, che da troppo tempo fanno politica su un litorale ormai devastato. Deve farsi raccontare da Pannella cosa trovó nel 1992 e deve farsi raccontare di Cesare Tabacchiera, predecessore all'Ufficio Tecnico municipale di quel Papalini oggi rimosso. E deve farsi raccontare tante altre storie, compresa quella del porto e della spiaggia Amanusa. Solo cosí Ignazio avrá conoscenza di Ostia. Sennó gliela scriviamo noi.

mercoledì 17 luglio 2013

OSTIA, MAFIA DELLE SPIAGGE - TASSONE: LINGUA LUNGA, MEMORIA CORTA

Dopo la figuraccia con annessa marcia indietro sui campi Rom, il nuovo presidente del X Municipio, Andrea Tassone (PD), parla ancora a sproposito, rilasciando queste dichiarazioni alla stampa circa la rimozione del direttore e del dirigente tecnico dell'attuale X Municipio: "Le decisioni che abbiamo assunto con il sindaco Marino erano già state maturate nei giorni scorsi". Ricordiamo a Tassone (e a Marino, che lo ascolta) che Aldo Papalini, direttore dell'Ufficio Tecnico di Ostia, già da anni indicato come 'fratello massone' dal Grande Oriente d'Italia Democratico, era stato rimosso da Alemanno il 19 ottobre 2012 dal suo incarico come dirigente dell'U.O. Ambiente e Litorale. Rimossa a quel tempo anche Claudia Menichelli, direttore del Municipio (al suo posto, Emanuela Bisanzio). Commentarono il fatto tre esponenti del PD del X Municipio: Andrea Tassone (allora capogruppo PD), Giuseppe Sesa (allora membro delle Commissioni Lavori Pubblici, Litorale e Turismo, oggi capogruppo PD) e Marco Belmonte (allora presidente della Commissione Trasparenza e Garanzia, oggi Assessore alle Politiche Ambientali). Queste le loro dichiarazioni:

  • Tassone: "Alemanno e i suoi sodali usano gli amministrativi come parafulmine. Quando manca la dignità politica si tende sempre a dare ad altri le proprie colpe"
  • Sesa e Belmonte: "Il Sindaco avrebbe, come da sua prerogativa, dovuto sciogliere il consiglio del Municipio. Inoltre chiediamo che venga istituita una commissione d'inchiesta che ripristini la  trasparenza e la legalità sulla vicenda delle concessioni demaniali. Sono mesi che attendiamo in commissione i documenti necessari".

Si trattava dunque per il PD di un problema politico, di 'trasparenza e legalità' amministrativa. Mai parlato da parte del PD di infiltrazioni malavitose.
Claudia Menichelli fu reintegrata con un'ordinanza del Tribunale del Lavoro notificata al municipio di Ostia il 15 febbraio 2013. In quell'occasione, nessuno del PD disse nulla. Non solo. Il 19 febbraio Belmonte annunciava di render noti 'i risultati' circa le spese sostenute dal municipio per il bando parcheggi del lungomare dell'estate 2012, poi annullato. Lo stesso bando dove risultava dentro Armando Spada, lo stesso esponente del clan intercettato con Papalini. Inutile dire che Belmonte da quel 19 ottobre nulla ha fatto (ma neppure prima) per far chiarezza anche sulla questione delle concessioni demaniali pur avendo tutti gli strumenti per farlo.
L'unica verità dunque è quella che dice Marino, quando in piena trasparenza afferma di aver saputo la notizia delle infiltrazioni malavitose a Ostia dai giornali. Se infatti non fosse stata Repubblica nessuno del PD del X Municipio avrebbe detto nulla anche perché fino al giorno della notizia nessuno del PD aveva fatto nulla verso Papalini e la Menichelli (che sarebbe interessante sapere cosa c'entra con le infiltrazioni malavitose).
Tassone dunque ha rilasciato dichiarazioni false e tendenziose: a rimuovere Papalini dall'U.O. Ambiente e Litorale è stato Alemanno e solo adesso, a scandalo avvenuto, ha rimosso il dirigente dalle altre competenze tecniche rifacendosi però sempre a questioni che riguardano le concessioni balneari. Mai Tassone ha parlato in campagna elettorale e dopo il suo insediamento di rimuovere Papalini e la Menichelli. Analogamente Belmonte e Sesa. E da Belmonte ancora aspettiamo i risultati della sua inutile commissione (i fatti stanno a zero). Anzi da Belmonte aspettiamo anche i risultati della regolarità dei parcheggi su area demaniale nei pressi del Polo Natatorio, parcheggi che proprio Papalini disse non essere in regola e su cui anche Sandro Lorenzatti (allora segretario SeL municipale, oggi Assessore municipale alla Cultura) ebbe qualcosa da ridire. Attendiamo risposte da un Tassone smemorato.

lunedì 15 luglio 2013

OSTIA, LA POLITICA DIA RISPOSTE AI CITTADINI

Davanti ai fatti di cronaca nera di questi giorni e alle notizie di infiltrazioni malavitose dentro l'attuale X Municipio riportate dalla stampa, ma mai emerse in 5 anni su iniziativa dell'amministrazione pubblica, non bastano le rimozioni dei dirigenti sospettati. Vogliamo chiarezza dall'ex-presidente del municipio, Vizzani, e dall-ex presidente della Commissione Trasparenza, Belmonte (PD). Un tema da chiarire subito: sono mai esistite pressioni della malavita sulla realizzazione del Polo Natatorio e sulla gestione dei parcheggi del lungomare? Inoltre, il recente fallimento della societá costruttrice del porto, proprio quando se ne autorizza il raddoppio, nasconde qualcosa che ha a cha fare con nuovi equilibri all'interno della concessione del porto stesso? La classe politica dell'attuale X Municipio deve smetterla di limitarsi a tenere candele accese in mano nelle manifestazioni dopo fatti di cronaca nera. Deve iniziare a rispondere ai cittadini. Deve fare pulizia al suo interno.

sabato 13 luglio 2013

OSTIA, NO AI CAMPI ROM: APRIRE CAMPEGGI PRIVATI E STRUTTURE RICETTIVE DELLA CHIESA

Assurda l'idea della Caritas di realizzare villaggi per i senza fissa dimora dentro le pinete del litorale. Non è possibile alcuna variante urbanistica per realizzare questi insediamenti abitativi. Grave che la Caritas, invocando la solidarietà, ignori la legge forzando un'incompetente e incapace amministrazione a scelte straordinarie quando quelle ordinarie già esistono ma non sono applicate. Dopo il conclamato fallimento dei campi Rom, con la proposta della Caritas si passa dagli sgomberi alla riserva indiana. Se proprio servono spazi temporanei si usino i campeggi o le strutture ricettive turistiche della Chiesa, ma non aree che sono vincolate. La Caritas si rivolga a Papa Francesco chiedendo di aprire l'enorme patrimonio immobiliare alla solidarietà e non al turismo. La Droghei, assessore alle politiche sociali della giunta di Ostia, ripassi le leggi e chieda ai campeggiatori di lasciare spazi temporanei ai senza fissa dimora. Altro che critiche, qui siamo stufi dell'incompetenza e della demagogia.



venerdì 12 luglio 2013

ROMA, EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA: AL NOSTRO ESPOSTO RISPONDE LA ROMEO GESTIONI

Oggi, dopo il nostro esposto in Procura e in Prefettura, abbiamo ricevuto una dettagliata e puntuale risposta da parte della Romeo Gestioni. Tanto di cappello per la professionalità dimostrata che non toglie però, a nostro avviso, il dubbio sulla legittimità della richiesta di aumenti sulle tariffe di vendita di 3 anni fa fissate dal Comune di Roma a cui hanno aderito gli assegnatari delle case di edilizia residenziale pubblica. In sostanza, questi i punti della lettera:

  • alla Romeo Gestioni sono stati conferiti precisi incarichi, tra cui la rettifica dei prezzi di vendita;
  • esiste una 'scrittura privata' (tra chi?) con cui la Romeo Gestioni è stata incaricata di determinare il prezzo di vendita;
  • il riferimento normativo è l'art.1 comma 10 della legge 560/1993, con cui si definisce la modalità di formazione del prezzo degli alloggi;
  • a tale prezzo, applicato lo sconto del 5% per chi ha aderito, si devono sommare i costi sostenuti da Roma Capitale per lavori di manutenzione straordinaria (noi sosteniamo che in realtà ciò varrebbe soltanto dopo il rogito)

La Romeo Gestioni conclude che sta operando nei termini di legge e che addirittura potrebbero esserci altre ulteriori rettifiche prima dell'atto di compravendita. Aggiunge inoltre che sta sobbarcandosi i costi per informare gli inquilini (finora, oltre 600) e che si può sempre non accettare l'importo così riveduto, perdendo però il diritto all'acquisto. Il dott. Raffaele Scala (Direttore Generale, ASA Property Management) si rende disponibile per ogni altra informazione e per questo lo ringraziamo pubblicamente, anticipando che sicuramente lo contatteremo. Silenzio invece assoluto di Risorse per Roma, del Comune di Roma e degli Assessori dell'attuale X Municipio, Storri e Droghei, indaffarati a definire dove mettere i campi Rom ad Ostia, trascurando invece gli inquilini romani.

Il nostro esposto dell'8 luglio 2013
Fax di risposta della Romeo Gestioni (12 luglio 2013)

giovedì 11 luglio 2013

ROMA: EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA + ROMEO = ESPOSTO IN PROCURA

Recentemente, con discutibili modalità di avviso e di recapito, sono pervenute a migliaia di inquilini di Edilizia Residenziale Pubblica, aderenti al piano di vendita voluto dal Comune di Roma, lettere inviate dalla Romeo Gestioni SpA in cui si chiedono aumenti sugli importi pattuiti 3 anni fa, "in ragione dell'effettiva rendita catastale". Gli aumenti dell'importo di vendita delle unità immobiliari vanno dai 10mila euro in su, comprensivi anche di interventi di manutenzione straordinaria appena sostenuti dall'amministrazione capitolina. Il Comitato Civico 2013, in quanto contattato da centinaia di inquilini, si è ritenuto parte in causa e ha inoltrato l'8 luglio u.s. un dettagliato esposto al Comune di Roma, a Risorse per Roma, alla Romeo Gestioni e, per area d'intervento, all'attuale X Municipio.
Non avendo ricevuto alcuna risposta nei tempi indicati dall'esposto, abbiamo oggi inviato lo stesso esposto alla Procura di Roma chiedendo di intervenire per fare chiarezza sulla questione per sciogliere ogni dubbio su eventuali abusi in atti d'ufficio e/o omissioni di atti d'ufficio. Gravissima la posizione del XIII Municipio che, pur essendo stati informati gli Assessori competenti Storri e Droghei (Protocollo Numero: CO/2013/0072223), non è intervenuto, interessandosi invece di nuovi campi Rom ('villaggi temporanei') da insediare sul territorio.
Per completezza, l'esposto è stato inviato anche al Prefetto di Roma.

Per l'esposto, cfr: articolo precedente

lunedì 8 luglio 2013

ROMA, EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA: L'AFFARE DELLA ROMEO, I SOLDI DEI CITTADINI

Mentre si parla di IMU, il Comune di Roma vende il suo patrimonio immobiliare di Edilizia Residenziale Pubblica permettendo alla Romeo Gestioni SpA (senza alcun controllo di Risorse per Roma) di aumentare gli importi di vendita fissati 3 anni fa. Aumenti dai 10mila euro in su con la minaccia che, se non si aderisce, si perde il diritto all'acquisto. La Romeo Gestioni aveva terminato il suo mandato di gestione del patrimonio immobiliare il 20 ottobre 2012 ma una discutibile proroga le consentirà di operare fino al 20 ottobre 2013. Un immediato esposto al Comune di Roma, alla Romeo Gestioni e a Risorse per Roma per avere chiarimenti su quello che, a primo avviso, sembra un atto vessatorio. Se non arriveranno risposte chiare, si va in Procura.